BUON COMPLEANNO A... ALFREDO BRIOLA con la nuova serie di 10 domande

Grazie mille a Settimana Sport per le 10 domande per il mio compleanno! 

1-Ciao, calcisticamente che compleanno è e come festeggerai?

Uno degli ultimi da calciatore, con la volontà di continuare una volta appesi i guanti e gli scarpini al chiodo. Sicuramente con Marina, la quale mi ha fatto una “sorpresa” mezza svelata

2-Un commento alla stagione della tua squadra dilettantistica

Il Marassi è una squadra molto giovane con ottime individualità. Secondo me, avrebbe potuto raccogliere qualcosina di più, ma certe cose, vengono con l’esperienza. C’è un gruppo nuovo, che sta crescendo e credo che possa togliersi molte soddisfazioni. Dobbiamo solo diventare “grandi” nelle scelte. Nel calcio tutti vogliono dimostrare di essere più bravi, più tecnici, più “belli”. Ma, sono le cose “semplici” sono sempre le più difficili, perché semplici.

3-Genoano, sampdoriano o? Cosa pensi della stagione della squadra per cui tifi?

Genoano. Penso che il campionato di Serie B è lungo e molto difficile, soprattutto quest’anno. Tutti davano per scontato che il Genoa vincesse a mani basse, ma ogni avversario, ci affronta come se fossimo la Juventus o il Milan di turno. La squadra c’è, ha ottime individualità per la categoria, ma non gioca “spumeggiante”. C’è da migliorare e a volte cambiare qualcosa non guasta.

4-Com’è il tuo rapporto con gli arbitri?

Dipende dall’arbitro e dagli assistenti. Faccio un esempio. Tre settimane fa, abbiamo avuto un arbitro propenso al dialogo con i giocatori, empatico e severo al momento giusto. Purtroppo, con molti arbitri non ci può essere un dialogo e soprattutto abusano della “divisa”.

5-Chi vince il Mondiale?

Io spero il mio Brasile che ad ogni Mondiale parte tra le favorite. Anche se mi piacerebbe vedere una delle Africane (Senegal, Ghana o Camerun) andare lontano…

6-Dimmi tre qualità che deve avere secondo te un buon allenatore

Un allenatore dev’essere carismatico, empatico ed innovativo nell’adattamento in base al materiale umano a disposizione.

7-Nel calcio conta più la testa, il cuore, le gambe, la tecnica, la tattica o la grinta e perché?

E’ molto personale. Io sono per la tecnica, perché bisogna sapersi passare un pallone, testa, perché se sai passare un pallone corri di meno ed infine grinta. Il resto viene da se.

8-Prima di smettere vorresti che…

Prima di smettere, vorrei segnare un gol su punizione alla Rogerio Ceni.

9-Tatticamente… meglio prima non prenderle o fare un gol più dell’avversario?

Essendo portiere, meglio non prenderle.

10-Il calcio come valvola di sfogo: quello che hai imparato giocando/allenando/dirigendo nel calcio ti ha insegnato qualcosa per la vita? O viceversa nel calcio hai adottato una tua particolare filosofia di vita?

Il calcio insegna molto. Stare in un gruppo non è semplice, devi saperti adattare. Il calcio come negli sport di squadra insegna il rispetto, il sacrificio, a formarti e porti degli obbiettivi e molto altro ancora. Il calcio insegna, come il lavoro.