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Calcio | 30 novembre 2022, 10:07

TANTI AUGURI A... NICOLO' ROSSETTI

L'ex attaccante dell'Arquatese torna in Liguria ed è in attesa di una nuova squadra. Oggi compie gli anni e risponde alle nuove 10 domande.

Rossetti esulta dopo un gol nel playout Molassana-Baiardo del 2011

Rossetti esulta dopo un gol nel playout Molassana-Baiardo del 2011

1-Ciao, calcisticamente che compleanno è e come festeggerai?

Alla finestra, in attesa di conoscere la mia prossima squadra, sono sul mercato.

2-Un commento alla stagione della tua squadra dilettantistica.

La stagione ad Arquata non è iniziata in linea con gli obiettivi societari, cioè quelli di stare nel gruppo delle prime in classifica, quindi abbiamo scelto di non proseguire la nostra avventura insieme da qualche settimana. Torno in Liguria con tanta voglia di divertirmi e giocare.

3-Genoano, sampdoriano o? Cosa pensi della stagione della squadra per cui tifi?

La Samp penso che la situazione di classifica racchiuda il momento che vive la società internamente, non c’è squadra vincente senza un contorno sereno, a tutti i livelli.

4-Com’è il tuo rapporto con gli arbitri?

Il livello arbitrale è calato come il livello calcistico, con qualche primavera in più cerchi sempre di dialogare educatamente, diciamo che a me piace tanto arbitrare in campo, quindi a volte va bene a volte va male quando trovi il presuntuoso di turno.

5-Chi vince il Mondiale?

Io tifo Portogallo, però penso che una tra Francia e Brasile possa arrivare ad arrivare la coppa.

6-Dimmi tre qualità che deve avere secondo te un buon allenatore.

Dipende sempre da che categoria devi allenare, e che gruppo ti trovi davanti. Premesso che deve capirci il verso ma quello è scontato. Sicuramente buone capacità comunicative, deve essere responsabile ma soprattutto avere tanta fortuna che è la qualità più importante.

7-Nel calcio conta più la testa, il cuore, le gambe, la tecnica, la tattica o la grinta e perché?

Il giusto mix di queste cose, in un gioco di squadra come il calcio poi chiaramente c’è quello che ha una qualità più spiccata dell’altra.

8-Prima di smettere vorresti che…

Prima di smettere bisogna iniziare intanto, come dice il mio amico Bracco… comunque con i mie cari amici abbiamo in mente una cosa, speriamo di poterla mettere in pratica al più presto.

9-Tatticamente… meglio prima non prenderle o fare un gol più dell’avversario?

Sempre prima non prenderle.

10-Il calcio come valvola di sfogo: quello che hai imparato giocando/allenando/dirigendo nel calcio ti ha insegnato qualcosa per la vita? O viceversa nel calcio hai adottato una tua particolare filosofia di vita?

Al calcio devo tanto, le mie amicizie più care, i racconti e aneddoti della vita. Lo vivo sempre allo stesso modo da quando ho iniziato a 4 anni, sono nato dentro a questo sport per motivi familiari, un papà giocatore, allenatore poi direttore generale ed un fratello prima giocatore e adesso mister, quindi ho la fortuna di averne appreso tutte le dinamiche possibili che in tante cose ti porti anche nella vita di tutti i giorni, però purtroppo lo trovo peggiorato soprattutto a livello dirigenziale e organizzativo, certi personaggi di oggi 15 anni fa non potevano manco entrare a vedere una partita di Eccellenza o Promozione.

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