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Calcio a 5 | 14 gennaio 2023, 21:30

CALCIO A 5 La Samp domina ma non la chiude: il Verona festeggia e va a +12

L'amarezza per una sconfitta assolutamente immeritata non deve cancellare la consapevolezza nei mezzi e nelle qualità: la Samp domina, il Verona festeggia. La doccia fredda arriva a 9 secondi dalla sirena ma lo sport è anche questo

CALCIO A 5 La Samp domina ma non la chiude: il Verona festeggia e va a +12

Fino a 24 secondi dalla fine la Sampdoria aveva di fatto riaperto il campionato. Alla sirena finale, però, la festa è tutta dell’Olimpia Verona, che allunga a +12 sui blucerchiati. Il big match della diciottesima giornata mette di fronte le prime della classe, con i gialloblu che navigano a quota 46 punti e la Samp che insegue a 37, consapevole di essere arrivata ad un crocevia determinante della propria stagione. E i ragazzi di mister Cipolla partono subito forte. La prima emozione arriva sul colpo di testa di Simone Foti che capitalizza il lancio millimetrico di Vitor Renoldi ma la risposta de portiere Defreitas è perfetta. Passa solo una manciata di secondi e la gioia della Samp si ferma sul palo: gran tiro rasoterra di Galan, palla che si stampa sul legno e poi danza sulla riga prima che Defreitas riesca a intervenire e bloccarla.

Al 10’ la risposta del Verona passa dai piedi dell’ex di turno Titon, ben servito da Leleco. Il suo tiro però esce di poco sul fondo. All’11’ è ancora la sfortuna a metterci lo zampino: botta di Renoldi che centra in pieno il palo, sulla palla si avventa Galan che prova il tap-in ma Defreitas vola e salva i suoi mettendo in andolo.

Il finale di primo tempo è un lungo elenco di occasioni, tutte di marca blucerchiata. Prima ci prova Foti con un tiro piazzato ma Defreitas è ancora attentissimo e va a togliere la palla dall’incrocio. Ancora determinante il portiere veronese poco dopo, sul tiro di Pedrinho destinato all’angolino. Il brasiliano ci riprova poco dopo ma Defreitas anche in questo caso ci arriva, con la punta delle dita. Il primo tempo si chiude qui, con il punteggio bloccato sullo 0-0. Samp che ai punti avrebbe sicuramente meritato qualcosa in più.

Nella ripresa, il primo acuto è ancora di marca blucerchiata, con una punizione ben orchestrata che manda al tiro Pedrinho, tiro da posizione defilata e palla fuori di un soffio. Il Verona però dà l’impressione di non volersi più limitare ad aspettare gli avversari e la Samp rischia grosso su un’iniziativa di Titon che, dalla sinistra, trova il tiro e sull’uscita di Lo Conte centra la base del palo. La palla danza pericolosamente sulla linea poi Rossini scaraventa lontano.

Al 6’ Scigliano ruba un buon pallone a Leleco, lo serve a Pedrinho che prova a piazzarla ma, di poco, non centra lo specchio. Un minuto dopo la Samp coglie i frutti della sua pressione costante: Renoldi dalla destra serve Ortisi, il capitano fa da boa e appoggia ancora al numero 11 che scarica in fondo al sacco tutta la voglia blucerchiata di sbloccare questa partita. E’ l’1-0 che infiamma il Palasport di Campo Ligure!

I blucerchiati ora attaccano sulle ali dell’entusiasmo, a caccia di quel goal che probabilmente li metterebbe al sicuro da brutte sorprese. Al 9’ Galan testa ancora i riflessi di Defreitas, che risponde presente. Al 15’ la Samp va vicinissima al raddoppio, ancora sull’asse Renoldi-Ortisi. Il primo lavora un buon pallone sulla sinistra e scarica un tiro-cross che sfila lungo tutto lo specchio della porta, Ortisi è ben appostato sul secondo palo, a pochi centimetri dalla linea ma non riesce a girare il pallone in rete.

Passano i secondi e il Verona, a due minuti dalla fine, decide di giocarsi la carta del portiere di movimento ma la Sampdoria copre benissimo ogni spazio e non rischia praticamente nulla. A 24 secondi dalla fine, però, su un pallone vagante al limite dell’area, Titon è il più veloce e col destro gira in rete il pallone dell’1-1. Per la Samp è una doccia fredda, che diventa gelata pochi istanti dopo. I blucerchiati sanno che conta solo e soltanto vincere e così scelgono di rischiare il tutto per tutto, giocando l’ultimo scampolo di gara con l’uomo in più. Su un cambio, però, Defreitas si conferma l’uomo-partita, trovando la traiettoria giusta che vale l’incredibile sorpasso veronese a 9 secondi dalla sirena.

Il finale però ha davvero dell’incredibile: al goal del 2-1 tutta la panchina del Verona entra in campo a festeggiare e gli animi si surriscaldano. Volano dei cartellini rossi, distribuiti però senza una logica dai due arbitri: i primi a farne le spese sono Andrea Ortisi nella Samp e mister Castagna nel Verona, poi un terzo rosso viene sventolato in faccia a Simone Foti. Alla ripresa della gara, per gli ultimi 9 secondi ancora da giocare, la terna arbitrale comanda che la Samp riprenda il gioco in 3 contro 5, per le due espulsioni. Peccato però che Ortisi, al momento del goal, non fosse in campo, essendo lui il portiere di movimento blucerchiato ed essendosi già dato il cambio con Lo Conte. L’espulsione del capitano quindi, a termini di regolamento, è avvenuta dalla panchina e non dal campo. Perché allora costringere la Samp a giocare gli ultimi secondi con soli 3 uomini in campo? Mah… un mistero che non siamo ancora riusciti a chiarirci! Quel che sappiamo, però, è che la Samp dovrà fare i conti con tutto questo anche sabato prossimo, nella sfida in casa dell’Alto Vicentino.

Peccato, perché la sfida a cui Sampdoria e Verona hanno dato vita è stata un vero e proprio spot per il futsal. Uno spot drammatico per i colori blucerchiati (sportivamente parlando, s’intende) ma pur sempre uno spot. Avremmo solo voluto un finale diverso. E non stiamo parlando soltanto del punteggio!

 

Ecco il tabellino del match:

SAMPDORIA FUTSAL: Lo Conte, Foti, Ortisi, Santarello, Scigliano, Avellano, Renoldi, Pedrinho, Galan, Rossini, Saponara, Politano. All. Cipolla.

OLIMPIA VERONA: Defreitas, Bursi, Leleco, Portinari, Alba, Giannattasio, Mascherona, Ortega, El Aafi, Beluco, Titon, Mazzoni. All. Castagna.

ARBITRI: Di Donato di Merano e Manca di Sassari – CRONO: Billone di Nichelino.

RETI: 27.50 Renoldi, 39.36 Titon, 39.51 Defreitas.

NOTE: Ammoniti Renoldi, Ortega, Leleco, Saponara e Portinari. Espulsi Ortisi, Foti e Castagna.

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