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Serie C | 13 febbraio 2023, 00:06

TANTI AUGURI A... LUCA TABBIANI

Il mister del Fiorenzuola oggi compie 44 anni e risponde alle 10 domande

Luca Tabbiani 10 anni fa con la maglia del Sestri Levante

Luca Tabbiani 10 anni fa con la maglia del Sestri Levante

1-Ciao, calcisticamente che compleanno è e come festeggerai?

Capita di lunedi che sono a casa, rimango a casa in famiglia a festeggiarlo. Mio padre dovrà fare un intervento domani, il pensiero va a questa situazione. 

2-Un commento alla stagione della tua squadra?

Ottima stagione, eravamo partiti per salvarci, abbiamo fatto un bel girone d'andata, ora siamo in una posizione tranquilla. A un certo punto abbiamo pensato anche ai playoff, siamo ancora in lotta, abbiamo comunque un discreto vantaggio sulla zona salvezza e siamo molto contenti. 

3-Genoano, sampdoriano o? Cosa pensi della stagione della squadra per cui tifi?

Genoano dalla nascita. C'era bisogno di un anno al vertice, anche se in una categoria inferiore, dopo anni di sofferenza in serie A. Per la B siamo una squadra importante, spero nella risalita immediata. Bisognava ricreare entusiasmo.

4-Com’è il tuo rapporto con gli arbitri?

Negli anni mi sono calmato. All'inizio protestavo parecchio. Salendo di categoria c'è più dialogo con gli arbitri. C'è molto rispetto. Prima mi arrabbiavo di più, ora riesco ad accettare i loro errori.

5-Se tu fossi il ct Mancini, come rilanceresti la Nazionale dopo i due fallimenti mondiali consecutivi?

La Nazionale è un discorso profondamente diverso da una squadra di club. Qui a Fiorenzuola abbiamo 15 ragazzi sotto i 21 anni. Noto che nei settori giovanili si cura troppo poco l'individuo a favore della tattica. Penso che i giovani devono avere le basi di tecnica e tattica individuale. Spero che questo possa aiutare la Nazionale ad avere giovani più completi rispetto a quelli emersi negli ultimi anni. 

6-Dimmi tre qualità che deve avere secondo te un buon allenatore

Deve essere un bravo psicologo, i ragazzi hanno bisogno di appoggio perchè vivono di emozioni. Deve avere equilibrio da poter gestire i vari momenti nel corso di una stagione. Deve avere delle idee e aver voglia di continuare a studiare, ed essere molto credibile quando trasmette le proprie idee, deve farlo con personalità.

7-Nel calcio conta più la testa, il cuore, le gambe, la tecnica, la tattica o la grinta e perché?

Contano tutte queste cose. Nelle difficoltà e nei momenti topici servono cuore e grinta. Serve l'intelligenza, servono le gambe... Più sali di categoria più devi averle tutte in percentuale molto alta. 

8-Prima di smettere vorresti che…

Alleno da nove anni, ma sono ancora giovane pur compiendo 44 anni che non sono pochi. Vorrei continuare ad allenare per tanti anni ancora, mi diverto a essere felice o arrabbiato, mi piace vedere crescere i ragazzi. 

9-Tatticamente… meglio prima non prenderle o fare un gol più dell’avversario?

La solidità difensiva ti dà una mano, ma bisogna essere anche propositivi e aggressivi. Mi piace partire dal basso perchè permette di poter attaccare in un campo più grande. Mi piace essere corto, compatto e organizzato. Se la qualità degli avversari non ti abbassa, l'idea è di fare sempre un gol in più.

10-Il calcio come valvola di sfogo: quello che hai imparato giocando/allenando/dirigendo nel calcio ti ha insegnato qualcosa per la vita? O viceversa nel calcio hai adottato una tua particolare filosofia di vita?

Ci sono tante analogie fra lo sport e la vita. Lo sport ti insegna tante cose, a vivere in un gruppo, ti insegna le regole, ti insegna a perdere. A me lo sport ha dato valori, mi ha fatto conoscere tante persone, tanti pensieri, tante idee diverse. Ho imparato a vincere e a perdere. Mi ha insegnato a conquistarsi qualcosa, un posto in squadra o una panchina per allenare. 

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