TANTI AUGURI A... PINO MANGO

1- PER IL TUO COMPLEANNO CHE REGALO VORRESTI DALLA TUA SQUADRA ?

Sono scaramantico e non lo dico, ma mi basterebbe che facesse le stesse prestazioni fatte fino a due turni precedenti, non come nell'ultima partita con il Cornigliano dove non siamo stati alla nostra altezza. Abbiamo una squadra e un gruppo meraviglioso, uno staff tecnico competente, un allenatore bravo, e una società che merita qualcosa di più della Prima Categoria, per la struttura sportiva che ha, per le sue 18 squadre, per la continua crescita che sta facendo, per i progetti fatti per ampliare l'impianto, e per i tanti dirigenti con tanta voglia di fare.

2- OBIETTIVO PERSONALE E DI SQUADRA PER QUESTA STAGIONE ?

Obiettivo è fare i playoff, in modo da poter poi progettare l'anno prossimo.

3- SE NON AVESSI GIOCATO A CALCIO O SE NON FOSSE ESISTITO IL CALCIO, CHE SPORT AVRESTI FATTO?

Da giovane ho fatto pugilato, sono stato campione ligure nel 1965, avrei continuato a fare pugilato.

4 – L'EPISODIO O IL GESTO TECNICO O UMANO DI CUI VAI PIU' FIERO NELLA TUA CARRIERA FINORA, E QUELLO CHE INVECE NON RIFARESTI

Mi riempie di orgoglio aver fatto 25 anni nella Sampierdarenese, periodo che mi è stato riconosciuto dalla Federazione premiandomi come Cavaliere dello sport. Ma sono stato in diverse società in cui mi sono trovato sempre benissimo, dal Pontedecimo alla Sestrese, dalla Genova Calcio al Don Bosco. Il mondo del calcio purtroppo è cambiato, non basta più stringersi la mano. Sono sempre stato una persona onesta e sincera, anche quest'ultima chiamata della Superba è stata una soddisfazione per me. Ho visto tanti ragazzini crescere e fare carriera. Da calciatore ho sfiorato la serie D, sono contento di quello che ho fatto. Da allenatore ho guidato anche la Rappresentativa Allievi, Giovanissimi e femminile, ho sempre insegnato calcio. Cosa non rifarei? Qualche compromesso di troppo, avrei dovuto essere più egoista...

5- COSA TI HA SPINTO A SCEGLIERE QUESTO SPORT DA BAMBINO, E COSA INVECE TI POTREBBE CONVINCERE A SMETTERE?

Quando vivevo a Napoli facevo la Scuola Calcio nella Frattese, tutto è iniziato da lì. Nel 1963 quando mi sono trasferito a Genova ho cominciato la trafila nel Borgoratti fino alla prima squadra arrivando fino alla quarta serie. Smetterò perchè non sopporto più la poca lealtà di qualcuno, le persone che si vendono per 4 soldi o gli allenatori che pagano per allenare, anche se lo fanno per aiutare le società che non navigano più nell'oro e hanno bisogno di aiuti.

6- CITANDO VUJADIN BOSKOV: MEGLIO UNA NOTTE CON LA DONNA DEI TUOI SOGNI O LA FINALE DI CHAMPIONS SUL DIVANO CON UNA BIRRA GHIACCIATA?

Meglio una donna, io non bevo birra...

7- DIMMI QUAL E' IL GIOCATORE PIU' FORTE CON CUI HAI GIOCATO O CHE HAI VISTO GIOCARE

Sarti Magi e Salvini quelli con cui ho giocato, Edo Capra e Andrea Baudi avuti in Rappresentativa, Bruno Piazza e Fabrizio Aliotta allenati nelle prime squadre. Ma ce ne sarebbero tanti da nominare, avrò avuto 5 mila ragazzi in tutta la mia lunga carriera.

8- AL CALCIO HAI PIU' DATO (ENERGIE, TEMPO, SACRIFICI) O DAL CALCIO HAI PIU' RICEVUTO (GIOIE, VITTORIE, TROFEI) ?

A Sampierdarena soprattutto ho dato tanto, sia da presidente che da allenatore, ma ho anche ricevuto tanta gratitudine da parte di quei ragazzi a cui ho insegnato ad essere anche uomini oltre che calciatori.

9- HAI MAI GIOCATO O SCELTO UNA SQUADRA, O FATTO CALCIO ESCLUSIVAMENTE PER I SOLDI?

Mai, anzi semmai ce li ho rimessi...

10- FAMMI DUE NOMI, UN CALCIATORE PROFESSIONISTA E UNO DILETTANTE CHE TI PIACE PRENDERE COME MODELLO E SPIEGAMI PERCHE'

Come professionista dico Marcello Lippi, persona di una certa levatura mai sopra le righe. Come dilettante dico Andrea Bertulessi, attuale portiere della Superba, un ragazzo d'oro, molto serio, che insegna tanto ai giovani.