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Prima categoria | 17 febbraio 2018, 18:02

La grande giornata di Citro e Lerza: tornano da ex al Lagaccio e la Cella vince 2-0 coi loro gol

"Un pomeriggio emozionante, tornare al Ceravolo da avversari e segnare entrambi non ha prezzo"

Nicholas Citro e Francesco Lerza

Nicholas Citro e Francesco Lerza

Sembra una storia già scritta dal Dio del Calcio. Francesco Lerza e Nicholas Citro, una vita in maglia Lagaccio, tornano per la prima volta da avversari al Ceravolo, contro la Superba e trascinano la Cella al successo proprio coi loro due gol.

"Siamo soddisfatti per questa vittoria -esordisce Francesco Lerza- venivamo da tre sconfitte consecutive, e il successo di oggi è molto importante, gli abbiamo preso 6 punti su 6 in campionato. Abbiamo giocato di rimessa col 4-5-1, loro hanno tenuto in mano il pallino del gioco, ma noi abbiamo sfruttato le nostre occasioni con cinismo. Tre punti importanti perchè ci allontaniamo dalla zona calda e abbiamo superato Cogoleto e Olimpic che oggi hanno perso. Oggi era fondamentale vincere. Per me era la prima volta da avversario al Lagaccio: un po' di emozioni le ho avute, anche se l'ambiente e la squadra sono cambiati radicalmente rispetto a quando ci giocavo io. Abbiamo segnato io e Nicholas, ci conosciamo da tanti anni, quasi quindici, Nicholas è un ragazzo d'oro, umile, si sacrifica tantissimo. Un grande amico più che un compagno".  

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"Tornare per la prima volta al Lagaccio è stato emozionante - si accoda Nicholas Citro- ma vederli con la maglia nera e non biancoverde mi ha fatto uno strano effetto. Sarebbe stato più difficile giocare con l'Amicizia Lagaccio in maglia biancoverde, mi sarei emozionato ancora di più. Io e Francesco siamo contentissimi, rientrare cosi dopo un infortunio, vincere coi nostri gol è una storia pazzesca. Francesco è uno dei miei migliori amici, è l'esterno più forte con cui abbia mai giocato, meriterebbe di giocare molto più in alto, gli sono mancate la fortuna e le raccomandazioni. Per me oggi è una delle giornate più belle da quando gioco a calcio, era tanto che non vincevamo e ci voleva proprio". 

PDP

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