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Pallanuoto | 31 maggio 2025, 19:36

PALLANUOTO Di Fulvio rinnova il contratto con la Pro Recco

PALLANUOTO Di Fulvio rinnova il contratto con la Pro Recco

La Pro Recco è lieta di annunciare il rinnovo del contratto con il suo capitano, Francesco Di Fulvio, per la stagione sportiva 2025/2026 con opzione di estensione. Nato a Pescara il 15 agosto del 1993, Di Fulvio indossa la calottina biancoceleste dal 2014. La sua permanenza nella squadra campione d’Italia conferma la volontà di mantenere il Club al vertice.

“Ho firmato per un solo anno ma con la proprietà sappiamo che quasi sicuramente sarà un percorso che ci porterà insieme almeno fino alle Olimpiadi di Los Angeles. Essere il capitano della Pro Recco è un onore, quando sono arrivato lo era Tempesti, poi è toccato a Ivovic, due giocatori che vedevo come supereroi. Oggi essere come loro è qualcosa di incredibile; giocare per questi colori è un piacere, ma anche una grande responsabilità: la calottina della Pro Recco pesa più di ogni altra, tutti a settembre ci danno vincitori e abbiamo visto in questa stagione quanto sia difficile confermarsi”.

Il momento più bello della stagione? “Ne scelgo due: la Coppa Italia sicuramente, dei tre titoli è quello che mi ha emozionato di più. Erano trascorsi appena sei mesi dal caos estivo ed eravamo lì, ad alzare al cielo un nuovo trofeo, in una piscina storica come la Scandone di Napoli, in un ambiente caldissimo. Il secondo momento che mi porto nel cuore sono i minuti conclusivi dell’ultima finale di Euro Cup; in panchina ho realizzato che si stava chiudendo un ciclo con compagni che erano diventati anche migliori amici: Del Lungo, Echenique, Younger, Hallock. Non nego che mi è scesa qualche lacrima, è stato bello vederli esultare con le loro famiglie che poi in questi anni sono diventate anche le nostre. Ma nello sport, come nella vita, si va avanti: la Pro Recco che sta nascendo non avrà nulla da invidiare a questo ciclo appena chiuso che con Hernandez e poi soprattutto con Sukno ci ha visti vincere tantissimo in Italia e in Europa”.

Con una rivoluzione alle porte, il ruolo di capitan Di Fulvio sarà ancora più importante fuori dall’acqua: “Noi giocatori più esperti, e che da più tempo siamo a Recco, avremo l’obbligo di far capire ai nuovi arrivati che qui bisogna sapere sopportare la responsabilità e la pressione di vincere. Quest’anno dopo gara 1 abbiamo svoltato perché i giovani hanno cambiato a livello mentale, hanno compreso che essere alla Pro Recco non è solo un sogno, ma è una responsabilità che bisogna convertire in voglia di giocare, divertirsi e vincere”. T

anti cambiamenti sono attesi in vasca ma in panchina si riparte da una conferma, Sandro Sukno: “È stato fondamentale questa estate, per primo ha dato un segnale forte con il presidente Felugo, rimanere in ogni caso per amore e riconoscenza nei confronti della Pro Recco. Due anni fa mi ha scelto come vice capitano nonostante ci fossero in rosa Figlioli ed Aicardi, pensava già al futuro: gli devo tanto per la mia crescita quotidiana, ti spinge ad allenarti al meglio e in campo i sacrifici vengono ripagati”.

Il numero 2 biancoceleste ha parole di elogio anche per il nuovo corso societario: “C’è solo da ringraziare le famiglie Behring e Hammarskjold, non sapevano a cosa andavano incontro eppure ci sono stati e hanno intrapreso questa avventura. La loro vicinanza è stata una spinta in più, ci scrivono dopo le partite, sono stati al nostro fianco nelle gare più importanti e in tutte le finali. Non è scontato contando che vivono dall’altra parte del mondo e hanno impegni di lavoro importanti. Ci seguono sempre, anche da lontano, ma è ancora più bello vederli esultare insieme a noi: persone umili che ci fanno percepire la passione che hanno nei nostri confronti”.

Con ventisette titoli in bacheca, Di Fulvio si avvicina a Tempesti, il più vincente nella storia della Pro Recco con i suoi 39 titoli: “Non penso a questo, non mi interessa, il mio sogno è un altro: alzare un trofeo nella nuova piscina di Recco, davanti a tanti tifosi recchelini. E poi continuare a divertirci insieme finché ci sarà la voglia da entrambe le parti: sono stato quindici anni a Pescara e da undici vivo a Recco, questa è davvero la mia seconda casa”.

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