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Serie D | 03 settembre 2025, 10:37

SERIE D AL VIA Intervista ad Alessandro Masu

Il patron della Sanremese determinato e convinto per una nuova stagione: "Sarò ancora più vicino alla squadra"

SERIE D AL VIA Intervista ad Alessandro Masu

Alessandro Masu, il presidente del Vado Tarabotto ha parlato benissimo di voi dopo la partita di Coppa. Un buon auspicio, nonostante il risultato?

“Domenica scorsa abbiamo disputato senz’altro una buona prestazione, ne siamo stati sorpresi anche noi. Quest’anno ci attende un percorso diverso rispetto agli ultimi due anni, questa stagione è forse un po’ più simile al mio primo anno di presidenza. Abbiamo scelto uno staff di professionisti, mister Davide Moro ha una proposta di gioco molto particolare e impegnativa, la rosa è in gran parte nuova e pensavamo di essere molto più indietro. I ragazzi invece hanno dimostrato di aver già appreso buona parte delle idee del mister. Nonostante alcune assenze importanti per noi e che tanti giocatori avessero pochi minuti nelle gambe, la nostra è stata una prestazione che fa ben sperare”.

Il patron matuziano quest’anno sarà ancora più vicino alla squadra:

“Ho deciso di tornare a dedicare più tempo alla Sanremese, quest’anno sarò sempre presente alla domenica come lo sono stato in ritiro e lo sarò agli allenamenti, e anche alla domenica sul pullman, in modo di avere il termometro costante della squadra. Sono soddisfatto del gruppo che si è creato, il nostro sarà un percorso lungo e difficile, la squadra è molto giovane ma ricca di talenti che possono ben figurare”.

Il calendario metterà di nuovo di fronte il Vado, dopo la Coppa ecco la prima di campionato:

“Vado è stato il primo impegno importante dopo alcune amichevoli di livello inferiore, avessimo pareggiato o vinto non avremmo rubato nulla, ricordo anche che non ci è stato dato un rigore solare. Con un arbitro diverso e 90 minuti in più nelle gambe ce la possiamo giocare ancora meglio domenica prossima. Quanto al Vado, ammiro molto il mio collega Tarabotto che ha investito tanto in questi anni e merita finalmente il salto di categoria, visto che ha costruito una squadra ancora più forte dell’anno scorso”.

Chi saranno le avversarie del Vado? E la Sanremese che ruolo reciterà?

“Sicuramente vedo un passo avanti agli altri il Ligorna, sono molti anni che è nelle zone alte, viene da un ottimo campionato e penso si ripeterà. Poi vedo la Biellese, squadra e società importante che attinge da settori giovanili professionistici, è una neopromossa ma farà un campionato di vertice, non dimentichiamo però Varese e Chisola. Noi cercheremo di competere con tutti e di vincere più partite possibili, a dicembre vedremo dove siamo e se sarà il caso di intervenire eventualmente sul mercato”.

Parliamo della scelta di Davide Moro per la panchina:

“350 partite da professionista fra A e B non te le regala nessuno. Davide è un tecnico molto preparato, scelto di comune accordo con il nuovo ds Quintieri. Ha grande carisma e una grinta che trasferisce ai giocatori negli allenamenti. Mi ricorda molto Matteo Andreoletti, il nostro ex mister oggi in B a Padova: a proposito, non avevo dubbi che Matteo arrivasse nei prof e secondo me non si fermerà alla serie B, con noi sarebbe rimasto se avessimo vinto il campionato…”.

Nel gruppo squadra ci sono anche 3 figli/nipoti d’arte. Al di là dell’impatto mediatico come valuta l’inserimento di Del Piero, Djorkaeff e Gattuso?

“Sono rimasto piacevolmente sorpreso da tutti e 3, che si stanno dimostrano professionisti veri, dentro e fuori dal campo. Hanno 3 ruoli diversi, sono contentissimo di Gattuso che nonostante la giovane età sta dimostrando una personalità spiccata, Djorkaeff è il classico esterno attacco che salta l’uomo e crea superiorità, Del Piero mi ha stupito sia per le qualità tecniche che per quelle aerobiche”.

Questione stadio e strutture:

“Un primo mattoncino è stato messo con Pian di Poma, dove finalmente possiamo contare su un nostro campo di allenamento. Per il primo anno dopo 5 stagione abbiamo finalmente una struttura agibile che possiamo definire la “casa della Sanremese”, finalmente abbiamo il nostro centro sportivo. Per ciò che concerne lo Stadio comunale, tutti ne conoscono i problemi. Ho deciso di cambiare strategia: nel momento in cui l’Amministrazione Comunale deciderà di agire noi saremo presenti, altrimenti se un giorno la Sanremese dovesse salire in C ce ne andremo giocare a Sestri Levante”.

Presidente, la sentiamo più determinato e convinto degli altri anni, o è una impressione?

“Chiunque faccia il presidente della Sanremese deve sapere di essere al timone di una società importante, ambiziosa e storica, che non può galleggiare nella medio bassa classifica. Ultimamente avevo perso un po’ di entusiasmo, non c’erano stati più i presupposti per un salto categoria. Quest’anno la voglia mi è ritornata, penso di aver costruito con il ds Quintieri una squadra competitiva, poi il campo dirà il resto”.

Un messaggio a squadra e staff?

“Chiunque fa parte della Sanremese deve avere ben chiaro che qui non si viene a svernare o passare 10 mesi ma a fare qualcosa di importante. Ricordo che la Sanremese non vince un campionato di serie D da 25 anni… Se Tarabotto spendesse un po’ meno magari si potrebbe anche tentare…”.

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